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Matteo Marcenaro relatore della RTO di Albenga

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Matteo Marcenaro è stato il relatore dell’ultima RTO della Sezione di Albenga svoltasi al Seminario Vescovile della stessa città lo scorso 23 novembre.

Matteo, nato il 9 novembre 1992, laureato in giurisprudenza, vanta una scalata rapidissima nelle categorie nazionali. Arrivato in CAN D alla giovanissima età di 22 anni, nel 2017 viene promosso in Serie C e, nella scorsa stagione sportiva, ha esordito in Serie B nel match Pisa – Virtus Entella. Prima di approdare alla CAN a soli 28 anni, l’anno scorso ha diretto la finale per la promozione in Serie B tra Alessandria e Padova.

Il Presidente della Sezione di Albenga, Igor Vecchio, ha voluto introdurre il collega e amico genovese con delle parole di benvenuto: “Matteo non è solo un amico, ma un ragazzo come noi che si impegna tutti i giorni allenandosi duramente per questa grande passione che ci accomuna e ci rende una grande famiglia” – dice Vecchio, constatando anche – “Matteo è uno dei fischietti più promettenti dell’intero panorama arbitrale: non lo dico io, lo dicono i numeri.”

L’arbitro CAN ha usato un approccio alternativo al raggiungimento dello scopo della serata, costruendo un confronto tra lui e gli arbitri ingauni presenti per rendere interattiva la serata. Matteo ha voluto caratterizzare con un risvolto personale l’incontro, trasferendo un messaggio molto chiaro agli arbitri giovanissimi della nostra Sezione, affermando che non bisogna mollare nei momenti più duri, anzi, bisogna approfittare della difficoltà e saperla sfruttare a nostro favore per uscirne a testa alta, più forti e determinati, diventando sempre più consci delle proprie potenzialità.
“Se volete arrivare, dovete volerlo” – afferma Matteo – “nessuno vi regala niente, siete voi che dovete fare tutto ciò che serve per realizzare il vostro sogno. Dovete raggiungere il vostro obiettivo con un lavoro costante”.

Durante la serata il relatore ha voluto commentare dei video, dove veniva ripreso in situazioni critiche sul terreno di gioco, per potersi confrontare con gli arbitri della Sezione.
Oltre alla discussione sui provvedimenti tecnici e disciplinari di alcune scene di gioco, Matteo ha voluto incentrare la seconda parte della RTO sulla gestione delle proteste e dei leader, distinguendoli in due tipologie: coloro che protestano continuamente col direttore di gara per generare una situazione di mobbing, e quelli che tendono a innervosire gli avversari, e di conseguenza lo svolgimento della gara.

Matteo Marcenaro, nel ricordo di alcuni momenti passati in compagnia di colleghi di altre sezioni liguri e della nostra, ha voluto terminare il suo intervento dicendo: “Alla fine parliamo sempre di tecnica e di regolamento, ma bisogna sottolineare come in una grande famiglia come l’AIA i momenti più belli vengano vissuti assieme ai colleghi e agli amici di sempre, coloro con cui vivi le esperienze arbitrali più belle e che ti supportano nei momenti più difficili.”

Il presidente sezionale ha voluto omaggiare l’amico Matteo con un saluto finale: “Mi rivolgo soprattutto ai più giovani tra noi: ricordatevi la serata odierna, in quanto dovete ritenervi fortunati di aver potuto ascoltare, oltre che un arbitro professionista, una persona, un ragazzo umile, preparato e autorevole come Matteo, un esempio sia in campo che fuori.”

 

A cura di Francesco Tortora

Fonte: aia.figc

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