Senza stare a impazzire, ma tenendo conto che lo tocchiamo tutto il giorno, lo appoggiamo ovunque e poi ce lo portiamo anche nel letto.
La sporcizia sugli schermi di smartphone e tablet è una cosa a cui siamo ormai abituati, almeno da quando si sono diffusi gli schermi touch e le ditate sono diventate inevitabili e incontenibili. Ma non è solo una questione estetica. L’abitudine di portare gli smartphone sempre con noi, appoggiarli ovunque e toccarli di frequente con le dita o con la faccia li ha resi uno dei principali veicoli per la circolazione dei batteri, come hanno ormai dimostrato molti studi.
Lavare lo smartphone tutte le volte che lo usiamo non è pensabile, considerato che la maggior parte delle persone lo prende in mano centinaia di volte nell’arco di una giornata, ma ci sono alcune cose a cui si può stare attenti per ridurre la sporcizia che si porta dietro.
Alcune abitudini da cambiare
La prima cosa da fare è certamente prestare attenzione a dove appoggiate il vostro telefono: per esempio potreste evitare di portarlo in bagno con voi, soprattutto nei bagni pubblici o molto frequentati, o di appoggiarlo sul piano della cucina dove mettete anche i cibi o le posate che poi vi portate alla bocca. Un’altra cosa a cui potete fare caso è non far usare il vostro smartphone ad altri: lo sappiamo, può sembrare scortese e diffidente, soprattutto se qualcuno ve lo chiede senza pensarci, ma è anche facile capirne le ragioni, se ben spiegate.
Per quanto riguarda la pulizia, poi, Michael Schmidt, docente di microbiologia e immunologia della Medical University of South Carolina, che un buon compromesso per non dover lavare il telefono ogni volta che lo usiamo è prendere l’abitudine di farlo almeno tutte le volte che torniamo a casa dopo essere stati in giro, lavandosi insieme anche le mani in modo da togliersi il pensiero fino all’uscita successiva.
Come pulire uno smartphone?
Qualche anno fa Dubert Guerrero, un esperto di malattie infettive americano e autore di uno studio sulla presenza di batteri sugli iPad, aveva spiegato al New York Times che un panno di microfibra umido è sufficiente per eliminare la maggior parte dei batteri più comuni. Anche la maggior parte dei produttori di dispositivi elettronici confermano che la prima cosa da fare per pulire il proprio smartphone, dopo averlo spento e aver staccato eventuali cavi attaccati, è passare un panno morbido di quelli senza pelucchi.
Pulizia con prodotti detergenti
Se la pulizia col panno da sola non è sufficiente e volete provare a usare dei prodotti per una pulizia più efficace, vi consigliamo di seguire le indicazioni del produttore del vostro smartphone. Infatti, oggi molti schermi hanno un rivestimento oleofobico che con sostanze chimiche come alcool, detergente per vetri e aceto rischia di rovinarsi.
Google dice che per pulire i suoi telefoni Pixel si può usare un panno bagnato con un po’ di acqua e sapone o anche salviette detergenti.
Motorola invece dice che basta inumidire appena il panno con acqua, senza usare altri prodotti.
Apple dice di usare un panno leggermente impregnato di acqua tiepida e sapone (non detersivi), ma solo se avete un iPhone 11, iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max e stando attenti a non far entrare liquidi nelle fessure. Nel caso in cui aveste versioni di iPhone più vecchie invece evitate anche acqua e sapone.
Per quanto riguarda le cover dei telefoni — eh sì, vanno pulite anche quelle — i normali prodotti detergenti che avete in casa andranno bene.
Fonte: ilpost.it